Nei mesi scorsi l’Edisu ha sempre tenuto un atteggiamento passivo e indifferente, quando non palesemente complice, rispetto alle politiche di smantellamento del diritto allo studio messe in campo a livello regionale; una posizione, questa, che abbiamo visto definitivamente confermata nella giornata di ieri, con l’autorizzazione, fatta per mano del presidente Trabucco, a procedere all’operazione di sgombero della residenza verdi 15 Occupata.
In una cinquantina abbiamo quindi fatto irruzione negli uffici dello sportello casa dell’Edisu, occupandoli e spiegando alle persone presenti le ragioni della protesta.
Durante l’occupazione sono stati strappati e portati via alcuni manifesti e materiali di Intesa San Paolo, vero e proprio potere forte di Torino che specula e guadagna su tutte le attività del mondo universitario e ingrossa le proprie tasche a danno degli studenti.
L’occupazione si è poi trasformata in un corteo che è tornato a bloccare le vie del centro dietro uno striscione che recitava ‘Il diritto allo studio non si sgombera, Verdi 15 resiste!’.
La stessa sorte è toccata alla sede centrale dell’Edisu, dove siamo entrati per chiedere conto a Trabucco delle sue decisioni e per costringerlo a mettere la faccia sull’operazione infame che ha lasciato un centinaio di studenti e studentesse in mezzo a una strada da un giorno all’altro.
Il presidente non era però nel suo ufficio e nonostante le nostre richieste ha rifiutato di recarsi sul posto, tentando di eludere le proprie responsabilità; abbiamo comunque occupato la sede per più di un’ora, esponendo uno striscione e uscendo poi in corteo con la promessa che torneremo presto a bussare alla porta di Trabucco!
Si chiude così un’altra giornata di lotta che ha lanciato nuovamente un messaggio chiaro:
Cota, Fassino, Trabucco, potete sgomberarci ma non avete certo messo la parola fine alla comunità in lotta della Verdi 15!
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